Cile: ragazzo gay torturato e bruciato vivo da Neonazisti

Filippo Riniolo

E l'estrema destra torna ad uccidere. È stata dichiarata oggi la morte
cerebrale per un giovane ragazzo di 24 anni, omosessuale, Daniel Zamudio, che
da oltre un mese era in coma presso l'ospedale Posta Central di Santiago per le
torture e sevizie subite da parte di un gruppo neonazista cileno. Le sei
lunghissime ore trascorse da Daniel sotto tortura sono state terribili: "Gli
hanno strappato parte dell'orecchio e gli hanno inciso con dei pezzi di vetro
il corpo disegnando delle svastiche", senza contare le pietre che sono state
"lasciate cadere sopra lo stomaco e sopra le gambe fino a quando una di esse
non si è definitivamente rotta". Il ragazzo riporta gravi ustioni sulla gamba e
in altre parti del corpo.
Una "punizione" per la sua omosessualità. La polizia ha già fermato tre dei
quattro sospettati: si tratta, scrive il giornale peruviano El Comercio, di
Alejandro Axel Angulo Tapia (26 anni), Raúl Alfonso López Fuentes (25 anni),
Patricio Iván Ahumada Garay (25 anni), e Fabián Alexis Mora Mora (19 anni).
Questi ragazzi rischiano fino a 40 anni di carcere per omicidio colposo.
In Cile si muore ancora di omofobia e le associazioni glbt locali non si sono
stancate di manifestare sotto l'ospedale. Il sostegno arriva anche da star
internazionali come Ricky Martin: "Niente più odio, niente più
discriminazione", dice il cantante gay portoricano.


Fonte: http://www.ilcorsaro.info/mondo/400-cile-ragazzo-gay-torturato-e-
bruciato-vivo-dai-naziskin

Pubblicato da Lorenzo Bernini